Conte: «Entriamo nel vivo della fase 2 ma procediamo con responsabilità»
Dal 18 maggio addio all'autocertificazione per gli spostamenti nella regione ma non solo: ecco il nuovo DPCM
sabato 16 maggio 2020
20.27
L'Italia è pronta a un nuovo step nella fase 2 dell'emergenza Coronavirus: Giuseppe Conte ha illustrato in diretta da Palazzo Chigi i contenuti del nuovo DPCM valido dal 18 maggio: il decreto è già stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. In primis, non sarà più necessaria l'autocertificazione per gli spostamenti all'interno della Regione, e dal 3 giugno sarà anche possibile fare viaggi interregionali.
Il testo recita: «A decorrere dal 18 maggio 2020, cessano di avere effetto tutte le misure limitative della circolazione all'interno del territorio regionale di cui agli articoli 2 e 3 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, e tali misure possono essere adottate o reiterate, ai sensi degli stessi articoli 2 e 3, solo con riferimento a specifiche aree del territorio medesimo interessate da particolare aggravamento della situazione epidemiologica. Fino al 2 giugno 2020 sono vietati gli spostamenti, con mezzi di trasporto pubblici e privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. A decorrere dal 3 giugno 2020, gli spostamenti interregionali possono essere limitati solo con provvedimenti adottati ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020, in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree».
Restano vietati fino al 2 giugno anche gli spostamenti da e per l'estero, e resta l'obbligo di quarantena per chi ha avuto contatti con persone positive al Coronavirus, oltre a restare vietati gli "assembramenti". Dal 18, come già comunicato, ci saranno anche le riaperture delle attività commerciali secondo i protocolli adottati dalle singole Regioni. Riprendono gli allenamenti degli sport di squadra, riaprono i musei e dal 25 maggio via a palestre, piscine, centri sportivi con protocolli di sicurezza. Dal 15 giugno aperti teatri e cinema oltre a offerte a carattere ludico e ricreativo per i bambini.
«Servirà cautela e attenzione da parte di tutti - sottolinea Conte - sono consapevole che riapertura in alcuni settori non significherà ripresa economica, il disagio sociale non scomparirà di colpo. Sono consapevole che il decreto rilancio non sarà la soluzione di tutti i problemi economici e sociali, ma stiamo dando una mano a chi deve ripartire. Gettiamo un ponte per contenere l'impatto di questa crisi, dobbiamo ricostruire il nostro futuro».
«Non possiamo fermarci, adesso più che mai dobbiamo correre e far correre l'economia del nostro Paese - aggiunge - Vogliamo un'Italia più verde, più digitale e più inclusiva. Siamo sulla strada giusta ma è opportuno procedere con responsabilità per uscire nel migliore dei modi da questa parentesi negativa della nostra storia».
Il testo recita: «A decorrere dal 18 maggio 2020, cessano di avere effetto tutte le misure limitative della circolazione all'interno del territorio regionale di cui agli articoli 2 e 3 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, e tali misure possono essere adottate o reiterate, ai sensi degli stessi articoli 2 e 3, solo con riferimento a specifiche aree del territorio medesimo interessate da particolare aggravamento della situazione epidemiologica. Fino al 2 giugno 2020 sono vietati gli spostamenti, con mezzi di trasporto pubblici e privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. A decorrere dal 3 giugno 2020, gli spostamenti interregionali possono essere limitati solo con provvedimenti adottati ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020, in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree».
Restano vietati fino al 2 giugno anche gli spostamenti da e per l'estero, e resta l'obbligo di quarantena per chi ha avuto contatti con persone positive al Coronavirus, oltre a restare vietati gli "assembramenti". Dal 18, come già comunicato, ci saranno anche le riaperture delle attività commerciali secondo i protocolli adottati dalle singole Regioni. Riprendono gli allenamenti degli sport di squadra, riaprono i musei e dal 25 maggio via a palestre, piscine, centri sportivi con protocolli di sicurezza. Dal 15 giugno aperti teatri e cinema oltre a offerte a carattere ludico e ricreativo per i bambini.
«Servirà cautela e attenzione da parte di tutti - sottolinea Conte - sono consapevole che riapertura in alcuni settori non significherà ripresa economica, il disagio sociale non scomparirà di colpo. Sono consapevole che il decreto rilancio non sarà la soluzione di tutti i problemi economici e sociali, ma stiamo dando una mano a chi deve ripartire. Gettiamo un ponte per contenere l'impatto di questa crisi, dobbiamo ricostruire il nostro futuro».
«Non possiamo fermarci, adesso più che mai dobbiamo correre e far correre l'economia del nostro Paese - aggiunge - Vogliamo un'Italia più verde, più digitale e più inclusiva. Siamo sulla strada giusta ma è opportuno procedere con responsabilità per uscire nel migliore dei modi da questa parentesi negativa della nostra storia».