Consegnati i Premi Panathlon 2025 a Molfetta
La cerimonia nell'Aula Magna del Seminario Vescovile
giovedì 27 novembre 2025
In sede di presentazione era stata definita interessante la conferenza del Panathlon sul tema "Lo Sport strumento di educazione e aggregazione: ko al bullismo". E, in effetti, la conferenza non ha deluso le aspettative del pubblico intervenuto nella bella e accogliente Aula Magna del Seminario Vescovile di Molfetta.
Pubblico che ha seguito con grande interesse tutti i momenti della serata. Dopo l'esecuzione degli inni olimpico, europeo e italiano e il saluto del Rettore del Seminario Vescovile don Maurizio de Robertis, la Cerimoniere del Club Ins. Anna Vichi ha presentato i relatori e poi ha passato la mano al Presidente del Panathlon Club Molfetta Avv. Pasquale de Palma che si è soffermato sui Premi in consegna al termine della conferenza e, in particolare, sul ruolo ispiratorio che ha avuto il Cap. Giosuè Poli nella fondazione del Club, pur non avendone potuto farne parte per la sua improvvisa dipartita.
Quindi, è intervenuto il Consigliere Internazionale del Panathlon Dott. Antonio Laganà, che dopo aver ringraziato il Presidente de Palma per l'invito, ha sottolineato che, alla luce della cronaca di questi ultimi giorni, il tema scelto per la serata si è rilevato estremamnente attuale. In particolare, ha evidenziato il ruolo svolto dal Panathlon International da oltre settanta anni nella promozione dello sport quale strumento di educazione e di aggregazione, affiancando le agenzie educative della famiglia e della scuola, attraverso l'emanazione delle Carte panathletiche, quali la Carta del Fair Play, la Carta dei diritti del ragazzo nello sport, la Dichiarazione sull'etica nello sport giovanile e la Carta dei Doveri del genitore nello sport.
Il Presidente de Palma, dopo aver ringraziato il Dott. Laganà, ha ceduto il microfono al Governatore dell'8^ Area Puglia Calabria Basilicata Dott. Ludovico Malorgio che, dopo essersi complimentato con l'Avv. de Palma per il proficuo lavoro svolto in modo continuativo dal Club, ha tra l'altro affermato che lo sport è scuola di vita ed è un principio che è nel DNA del panathleta quotidianamente impegnato nello sport e nel sociale per favorire l'inclusione contro ogni forma di emarginazione, razziale, etnica, sessuale, religiosa. Ha anche evidenziato che lo sport è uno strumento efficace per contrastare i fenomeni di devianza giovanile, tra cui il bullismo dilagante nella nostra società.
A seguire è intervenuto il Presidente dell'Oratorio Circolo ASD Don Bosco Molfetta Pietro De Santis, formatasi nel 2018 per volontà dei Salesiani che affidarono ad un gruppo di frequentatori dell'Oratorio il compito di proseguire l'impegno nelle attività sportive. In un contesto sociale caratterizzato da una forte dispersiome giovanile, l'Associazione registra ogni anno una media di novanta iscritti che praticano calcio, pallavolo.basket e danza, contraddistinguendosi in particolare per il rispetto delle regole. ma ottenendo anche buoni piazzamenti.
E' arrivato poi il momento di Claudio Squeo, Campione Europeo di pugilato, vittima di bullismo in età adolescenziale. Squeo, tra l'altro, ha evidenziato di aver iniziato a praticare in età giovanile il pugilato proprio per sottrarsi al bullismo dei compagni, causato dal suo sovrappeso, e di voler trasmettere ai ragazzi che si avvicinano allo sport il messaggio di considerare lo sport uno strumento per raggiungere i propri obiettivi e per superare le difficoltà della società contemporanea. In chiusura, ha mostrato e illustrato le quattro prestigiose cinture conquistate finora nella sua carriera.
Conclusi gli interventi è iniziata l'attesa cerimonia di consegna dei Premi: previa lettura delle motivazioni il Premio Fair Play alla promozione è stato consegnato all'Oratorio Circolo ASD Don Bosco Molfetta rappresentata dal Presidente Pietro De Santis, mentre il Premio Giosuè Poli è stato conferito al pugile Claudio Squeo.
Dopo le foto di rito ai destinatari dei Premi, attorniati rispettivamente da un gruppo di iscritti all'Oratorio e da un gruppo di allievi della Scuola di pugilato di Squeo, entrambi composti da ragazzi e ragazze, la bella serata è stata chiusa dal Presidente de Palma con il tradizionale tocco di campana.
Pubblico che ha seguito con grande interesse tutti i momenti della serata. Dopo l'esecuzione degli inni olimpico, europeo e italiano e il saluto del Rettore del Seminario Vescovile don Maurizio de Robertis, la Cerimoniere del Club Ins. Anna Vichi ha presentato i relatori e poi ha passato la mano al Presidente del Panathlon Club Molfetta Avv. Pasquale de Palma che si è soffermato sui Premi in consegna al termine della conferenza e, in particolare, sul ruolo ispiratorio che ha avuto il Cap. Giosuè Poli nella fondazione del Club, pur non avendone potuto farne parte per la sua improvvisa dipartita.
Quindi, è intervenuto il Consigliere Internazionale del Panathlon Dott. Antonio Laganà, che dopo aver ringraziato il Presidente de Palma per l'invito, ha sottolineato che, alla luce della cronaca di questi ultimi giorni, il tema scelto per la serata si è rilevato estremamnente attuale. In particolare, ha evidenziato il ruolo svolto dal Panathlon International da oltre settanta anni nella promozione dello sport quale strumento di educazione e di aggregazione, affiancando le agenzie educative della famiglia e della scuola, attraverso l'emanazione delle Carte panathletiche, quali la Carta del Fair Play, la Carta dei diritti del ragazzo nello sport, la Dichiarazione sull'etica nello sport giovanile e la Carta dei Doveri del genitore nello sport.
Il Presidente de Palma, dopo aver ringraziato il Dott. Laganà, ha ceduto il microfono al Governatore dell'8^ Area Puglia Calabria Basilicata Dott. Ludovico Malorgio che, dopo essersi complimentato con l'Avv. de Palma per il proficuo lavoro svolto in modo continuativo dal Club, ha tra l'altro affermato che lo sport è scuola di vita ed è un principio che è nel DNA del panathleta quotidianamente impegnato nello sport e nel sociale per favorire l'inclusione contro ogni forma di emarginazione, razziale, etnica, sessuale, religiosa. Ha anche evidenziato che lo sport è uno strumento efficace per contrastare i fenomeni di devianza giovanile, tra cui il bullismo dilagante nella nostra società.
A seguire è intervenuto il Presidente dell'Oratorio Circolo ASD Don Bosco Molfetta Pietro De Santis, formatasi nel 2018 per volontà dei Salesiani che affidarono ad un gruppo di frequentatori dell'Oratorio il compito di proseguire l'impegno nelle attività sportive. In un contesto sociale caratterizzato da una forte dispersiome giovanile, l'Associazione registra ogni anno una media di novanta iscritti che praticano calcio, pallavolo.basket e danza, contraddistinguendosi in particolare per il rispetto delle regole. ma ottenendo anche buoni piazzamenti.
E' arrivato poi il momento di Claudio Squeo, Campione Europeo di pugilato, vittima di bullismo in età adolescenziale. Squeo, tra l'altro, ha evidenziato di aver iniziato a praticare in età giovanile il pugilato proprio per sottrarsi al bullismo dei compagni, causato dal suo sovrappeso, e di voler trasmettere ai ragazzi che si avvicinano allo sport il messaggio di considerare lo sport uno strumento per raggiungere i propri obiettivi e per superare le difficoltà della società contemporanea. In chiusura, ha mostrato e illustrato le quattro prestigiose cinture conquistate finora nella sua carriera.
Conclusi gli interventi è iniziata l'attesa cerimonia di consegna dei Premi: previa lettura delle motivazioni il Premio Fair Play alla promozione è stato consegnato all'Oratorio Circolo ASD Don Bosco Molfetta rappresentata dal Presidente Pietro De Santis, mentre il Premio Giosuè Poli è stato conferito al pugile Claudio Squeo.
Dopo le foto di rito ai destinatari dei Premi, attorniati rispettivamente da un gruppo di iscritti all'Oratorio e da un gruppo di allievi della Scuola di pugilato di Squeo, entrambi composti da ragazzi e ragazze, la bella serata è stata chiusa dal Presidente de Palma con il tradizionale tocco di campana.