Classifica dei redditi in Italia: Molfetta nella fascia alta della Puglia

La forbice rispetto alla fase pre-pandemia è piuttosto ridotta

mercoledì 20 aprile 2022
Sebbene la Puglia risulti tra le regioni con reddito annuale più basso in tutta Italia, Molfetta si piazza nella "fascia alta" della provincia di Bari: il ministero dell'Economia e delle Finanze ha infatti pubblicato i dati delle dichiarazioni dei redditi dei cittadini italiani nel 2021 e riferiti all'anno di imposta 2020.

La raccolta dei dati mostra la situazione economica nelle città e nei comuni italiani nell'anno in cui l'Italia ha dovuto subire le conseguenze più significative sull'economia a causa delle misure restrittive introdotte per via della pandemia. I dati, pubblicati in formato open e accessibili a chiunque, contengono tutte le informazioni sui redditi lordi nei comuni italiani: quanti sono i contribuenti, il reddito derivante da lavoro dipendente, dal possesso di fabbricati, dalle pensioni, quanti sono i professionisti e quante sono le persone nelle diverse fasce di reddito. Ci sono dati anche sull'addizionale, un'imposta che si applica al reddito complessivo, e sul bonus IRPEF, un sostegno economico per i lavoratori dipendenti.

Nel 2021 i 39.813 contribuenti molfettesi hanno dichiarato in media 16.469 euro di reddito relativo al 2020. Nella provincia di Bari è staccato solo il capoluogo con 20.557 euro, seguito da Bitritto con 17.292 euro. La cifra riportata da Molfetta è linea con quella di altri comuni del Barese come Modugno, Giovinazzo, Noicattaro e Triggiano. A livello regionale il valore più alto è quello di Lecce con 21.033 euro, seguita proprio da Bari e poi da Taranto (19.080) e Brindisi (18.496).

Come prevedibile, nel 2020 i redditi medi segnalati nei comuni sono diminuiti per via delle misure restrittive, come il lockdown, che hanno costretto molte persone a non lavorare. Grazie al sostegno economico garantito dal governo italiano, i cosiddetti ristori, la diminuzione del reddito è stata però contenuta: su Molfetta, ad esempio, la differenza tra 2019 e 2020 è quasi nulla, infatti si passa da 16.568 a 16.469 euro nell'anno delle prime restrizioni legate alla pandemia.

È bene specificare che in questi dati non sono compresi i redditi degli evasori fiscali, che per definizione non dichiarano al fisco del tutto o in parte quanti soldi guadagnano: un fenomeno che da decenni in Italia ha un impatto significativo e che negli ultimi anni nessun governo è riuscito a contrastare con efficacia.