Chiusura prolungata del nido comunale: cresce la frustrazione delle famiglie
La causa ufficiale della chiusura è un guasto all’impianto idraulico
venerdì 4 luglio 2025
10.24
A Molfetta, il protrarsi della chiusura dell'asilo nido comunale sta generando un malcontento sempre più diffuso tra le famiglie coinvolte. A distanza di quasi un mese dall'interruzione del servizio, genitori e cittadini continuano a interrogarsi sulla gestione dell'intera vicenda, tra aggiornamenti sporadici, informazioni poco chiare e l'assenza di una data certa per la riapertura.
Il disagio è tangibile. Per molte famiglie, la sospensione prolungata delle attività ha significato dover riorganizzare drasticamente la quotidianità: conciliare gli impegni lavorativi con l'assenza di un servizio essenziale non è stato semplice. A pagarne le conseguenze sono soprattutto i bambini, privati del loro ambiente educativo e relazionale.
La causa ufficiale della chiusura è un guasto all'impianto idraulico, segnalato il 16 giugno dalla coordinatrice del nido. In quell'occasione si era parlato di una sospensione limitata a pochi giorni, fino al 20 giugno, per consentire lavori urgenti e interventi di sanificazione.
Tuttavia, proprio nella data del 20 giugno, con un messaggio inviato via WhatsApp, le famiglie sono state informate che la riapertura sarebbe slittata almeno fino al 6 luglio: il timore, ora, è che anche questa scadenza possa non essere rispettata.
Il disagio è tangibile. Per molte famiglie, la sospensione prolungata delle attività ha significato dover riorganizzare drasticamente la quotidianità: conciliare gli impegni lavorativi con l'assenza di un servizio essenziale non è stato semplice. A pagarne le conseguenze sono soprattutto i bambini, privati del loro ambiente educativo e relazionale.
La causa ufficiale della chiusura è un guasto all'impianto idraulico, segnalato il 16 giugno dalla coordinatrice del nido. In quell'occasione si era parlato di una sospensione limitata a pochi giorni, fino al 20 giugno, per consentire lavori urgenti e interventi di sanificazione.
Tuttavia, proprio nella data del 20 giugno, con un messaggio inviato via WhatsApp, le famiglie sono state informate che la riapertura sarebbe slittata almeno fino al 6 luglio: il timore, ora, è che anche questa scadenza possa non essere rispettata.