Chi ha contratto il Covid dovrà vaccinarsi? L'Aifa detta le regole
Il ministero della Salute pronto a formalizzare il vademecum
mercoledì 24 febbraio 2021
11.00
Sebbene la campagna vaccinale in Italia non abbia ancora preso il volo, con meno di 4 milioni di somministrazioni complessive da inizio 2021, un quesito è stato posto da più parti in vista della vaccinazione di massa che verrà avviata nei prossimi mesi: chi ha contratto il Covid dovrà essere vaccinato o potrà farne a meno per via degli anticorpi maturati proprio con l'infezione? L'Aifa sta fornendo alcune indicazioni in merito.
Chi ha già avuto il Covid ed è guarito avrà solo una dose di vaccino, a distanza di sei mesi dalla guarigione: coloro che hanno avuto il virus di recente, dunque, dovranno aspettare fino a questa estate. Secondo quanto riportato da Repubblica, questa è l'indicazione generale riportata nel documento quasi pronto stilato da ministero della Salute, Istituto superiore di sanità Inail sulla base delle direttive proprio dell'Aifa. Potrebbero esserci dei cambiamenti rispetto a quanto fatto fino a questo momento.
Dall'inizio dell'epidemia in Italia, nel marzo scorso, sono più di 2 milioni i cittadini italiani che sono risultati positivi e che quindi hanno anche sviluppato gli anticorpi per far fronte all'infezione. Già all'inizio della campagna di vaccinazione si era pensato di aspettare a inoculare loro la prima dose, dando così la precedenza alle persone che non avevano mai contratto il virus. Il richiamo sarebbe poi arrivato alla fine, quando il resto della popolazione era stato vaccinato. Alcuni studi recenti hanno però portato altri Paesi a rivedere quanto deciso in precedenza. Ad esempio, la Francia avrebbe deciso di iniettare solo una dose a chi ha già contratto il Covid ed è guarito.
Una delle ricerche scientifiche più illuminanti in merito è stata condotta dal gruppo di Alberto Mantovani, direttore scientifico dell'Humanitas di Milano, che ha dichiarato: "Nel lavoro, coordinato da Maria Rescigno, abbiamo osservato che nelle persone che hanno avuto il Covid, con la prima dose di vaccino c'è una risposta straordinaria del livello di anticorpi. Questo e altri studi suggeriscono che vada seriamente considerata l'ipotesi di dare una sola dose a chi ha già avuto Covid sintomatico".
Questo fatto porta a due vantaggi: uno alla persona che riceve il vaccino perché avrà meno tossicità, l'altro per il resto della popolazione che avrà così a disposizione un maggior numero di dosi. E, data la situazione attuale e i ritardi ancora registrati dalle aziende fornitrici, non sarebbe una cosa da poco. Proprio di questo si sta occupando l'Aifa, in particolare il comitato scientifico per la sorveglianza dei vaccini: arriverà nei prossimi giorni il vademecum ufficiale.
Chi ha già avuto il Covid ed è guarito avrà solo una dose di vaccino, a distanza di sei mesi dalla guarigione: coloro che hanno avuto il virus di recente, dunque, dovranno aspettare fino a questa estate. Secondo quanto riportato da Repubblica, questa è l'indicazione generale riportata nel documento quasi pronto stilato da ministero della Salute, Istituto superiore di sanità Inail sulla base delle direttive proprio dell'Aifa. Potrebbero esserci dei cambiamenti rispetto a quanto fatto fino a questo momento.
Dall'inizio dell'epidemia in Italia, nel marzo scorso, sono più di 2 milioni i cittadini italiani che sono risultati positivi e che quindi hanno anche sviluppato gli anticorpi per far fronte all'infezione. Già all'inizio della campagna di vaccinazione si era pensato di aspettare a inoculare loro la prima dose, dando così la precedenza alle persone che non avevano mai contratto il virus. Il richiamo sarebbe poi arrivato alla fine, quando il resto della popolazione era stato vaccinato. Alcuni studi recenti hanno però portato altri Paesi a rivedere quanto deciso in precedenza. Ad esempio, la Francia avrebbe deciso di iniettare solo una dose a chi ha già contratto il Covid ed è guarito.
Una delle ricerche scientifiche più illuminanti in merito è stata condotta dal gruppo di Alberto Mantovani, direttore scientifico dell'Humanitas di Milano, che ha dichiarato: "Nel lavoro, coordinato da Maria Rescigno, abbiamo osservato che nelle persone che hanno avuto il Covid, con la prima dose di vaccino c'è una risposta straordinaria del livello di anticorpi. Questo e altri studi suggeriscono che vada seriamente considerata l'ipotesi di dare una sola dose a chi ha già avuto Covid sintomatico".
Questo fatto porta a due vantaggi: uno alla persona che riceve il vaccino perché avrà meno tossicità, l'altro per il resto della popolazione che avrà così a disposizione un maggior numero di dosi. E, data la situazione attuale e i ritardi ancora registrati dalle aziende fornitrici, non sarebbe una cosa da poco. Proprio di questo si sta occupando l'Aifa, in particolare il comitato scientifico per la sorveglianza dei vaccini: arriverà nei prossimi giorni il vademecum ufficiale.