Che prospettive per i lidi di Molfetta in estate? Ne parla Nicola Pertuso

Riflessioni e dubbi sul futuro prossimo degli stabilimenti balneari

sabato 18 aprile 2020
A cura di Danilo de Robertis
L'estate 2020 sarà la prima vissuta al tempo del Coronavirus, con tutti gli inevitabili dubbi su quella che sarà la vita dopo la fase più critica di questa emergenza sanitaria. In particolare, ci si chiede con quali modalità sarà consentito recarsi presso i numerosi lidi che caratterizzano la nostra costa, luoghi che nei mesi estivi spostano non poco gli equilibri dell'economia locale, come avviene in tutte le località marittime.

Per avere un parere su questo tema specifico, abbiamo contattato Nicola Pertuso del Villaggio Lido Nettuno che ha parlato a nome degli imprenditori degli stabilimenti balneari: «Siamo in una fase di attesa, in quanto per ora è difficile fare previsioni su come sarà possibile gestire la situazione in estate. I lidi, a differenza di discoteche, ristoranti e bar hanno il vantaggio di essere luoghi all'aperto dunque più predisposti alle misure di prevenzione legate al distanziamento sociale e ai rischi di assembramento».

«Un'ordinanza della Regione Puglia - spiega Pertuso - ha permesso l'accesso agli stabilimenti balneari da parte dei titolari, di personale dipendente o terzi delegati esclusivamente per lo svolgimento di interventi di manutenzione, sistemazione, pulizia, installazioni e allestimenti delle spiagge, senza esecuzione di modifiche o nuove opere, purché gli stessi siano svolti all'interno dell'area in concessione. In questo modo, è possibile per noi almeno avviare quelle operazioni che in genere già da metà marzo vengono impostate in vista della stagione estiva. Nonostante gli attuali dubbi sul futuro, dobbiamo farci trovare pronti».

In ogni caso, è certo che anche se si dovessero trovare delle soluzioni, sarà necessario comportarsi in maniera diversa rispetto al passato: «Questa emergenza sanitaria ha radicalmente modificato anche le nostre regole d'interazione e per questo sarà inevitabile creare regolamenti ad hoc per mantenere comunque un livello sempre altissimo di igiene, sanificare continuamente gli ambienti e richiedere lo stesso senso di responsabilità a clienti e bagnanti. Mi sembrano poco credibili quelle ipotetiche barriere in plexiglass di cui si è parlato negli ultimi giorni, piuttosto sarà possibile distanziare maggiormente lettini e ombrelloni».