Blitz antidroga a Molfetta, i primi sei indagati in silenzio davanti al Gip

Giovedì mattina saranno ascoltati anche gli otto indagati ristretti agli arresti domiciliari

martedì 27 maggio 2025 10.34
A cura di Nicola Miccione
Sono iniziati ieri gli interrogatori di garanzia disposti nell'ambito dell'inchiesta che venerdì scorso è sfociata nel blitz dei Carabinieri a Molfetta con 14 arresti. Nel corso dell'intera giornata, dinanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Domenico Zeno, è stata la volta dei sei indagati rinchiusi in carcere.

Si tratta di Vincenzo Chiumarulo, 40 anni, Roberto Ortalizio, di 33, Nicolò De Candia, di 25, Antonio Gigante, di 27, Maria Grazia Rizzi, di 24, e Giovanna Mezzina, di 68, tutti accusati, in concorso, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I sei, però, difesi dagli avvocati Nicola Lerario, Michele Salvemini e Ada Rosito, hanno preferito non entrare nel merito delle accuse incluse nell'ordinanza e supportate dalle intercettazioni, avvalendosi della facoltà di non rispondere.

Secondo quanto accertato dalle attività investigative, che si sono concentrate nel periodo incluso tra marzo 2023 e gennaio 2024, lo spaccio sarebbe avvenuto in prossimità di zone di Molfetta frequentate «come la stazione ferroviaria, il centro storico, la villa comunale e vicino ad esercizi commerciali», hanno spiegato gli inquirenti che stanno ricostruendo anche i volumi di vendita degli indagati che, «in concorso tra loro», avrebbero costruito «una fitta e fiorente rete di spaccio».

L'attività investigativa si è basata su pedinamenti, osservazione e su intercettazioni ed è scaturita dal monitoraggio della città eseguito dagli agenti della Polizia Locale di Molfetta. E mentre le indagini proseguono ancora, giovedì mattina, sempre a Trani, saranno ascoltati gli otto indagati confinati agli arresti domiciliari.