Ancona: «Molfetta sta rispondendo bene all'ordinanza da zona rossa per il Coronavirus»

Esercenti in gran parte virtuosi nel giorno 1. Pochi i casi di trasgressione

mercoledì 11 marzo 2020 10.04
A cura di Danilo de Robertis
Nel pomeriggio di ieri è stata firmata da Tommaso Minervini l'ordinanza finalizzata a sciogliere in maniera pratica tutti i nodi legati al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che ha uniformato l'Italia come zona rossa nella lotta contro la diffusione del Coronavirus.

Dalle ore 18 è scattata la chiusura al pubblico per bar, pub, ristoranti e pizzerie mentre molte altre attività hanno scelto in via autonoma di autosospendere il servizio per questioni di prevenzione sanitaria. Ma come ha risposto la città al primo giorno effettivo da zona rossa? Per saperne di più, abbiamo raccolto delle informzioni da Antonio Ancona, assessore al Marketing territoriale, alla Sicurezza e Protezione civile: «La città ha dato un segnale positivo nella giornata di ieri perché quasi la totalità degli esercenti commerciali ha rispettato l'ordinanza del Sindaco: abbiamo registrato solo 2-3 trasgressioni effettive da parte di attività gastronomiche che non si stavano attenendo alle nuove misure ma solo per la giornata di ieri ci siamo fermati al richiamo, in quanto l'ordinanza è stata firmata solo nel pomeriggio inoltrata e non era ancora stata recepita da tutti».

«Soprattutto nel centro città - prosegue Ancona - abbiamo potuto prendere atto di un grande senso di consapevolezza, con le strade più o meno deserte dopo le 18. Siamo stati attivi fino alle ore 22 con delle pattuglie di Polizia Locale per passare al setaccio le vite, mentre dopo quell'ora il controllo è passato nelle mani dei Carabinieri: soprattutto in periferia abbiamo dovuto fermare diversi gruppi di ragazzi che si trovavano in strada indisturbati o che giocavano a calcio senza tener conto delle nuove disposizioni. Altre piccole trasgressioni sono state rintracciate in particolare per i locali con le slot machine che hanno il divieto di tenerle attive. Proseguiremo con queste verifiche anche nei prossimi giorni, nella speranza che tutti si adeguino ai provvedimenti presi, altrimenti saremo costretti a imporre la sospensione dell'attività».

L'assessore ha anche fornito alcune indicazioni per far rendere nel migliore dei modi queste giornate surreali soprattutto per i locali con chiusura imposta dalle 18: «L'invito è quello di favorire il proprio servizio a domicilio, naturalmente nel rispetto delle norme di prevenzione sanitaria di cui parliamo da giorni: il personale adibito alla consegna deve essere necessariamente munito di guanti e mascherina, evitando di entrare in contatto con il cliente. Inoltre, potrebbe essere utile per queste attività di gastronomia l'apertura a pranzo, facendo orario continuato, per offrire un servizio in più in una fascia che comunque sarebbe di potenziale introito».

In conclusione, Ancona ha pregato di ulteriore responsabilità la cittadinanza: «Esorto i cittadini a proseguire con un comportamento virtuoso, limitando le proprie uscite soltanto alle già citate condizioni di necessità sanitaria o lavorativa. Pur non essendoci un divieto di uscita totale, sarebbe comunque opportuno evitare anche uscite in solitaria o sportive come quelle per fare footing. In questo momento è meglio innalzare al massimo il livello di attenzione per ottenere buoni risultati. Noi continueremo con i controlli in strada e con posti di blocco agli ingressi della città».