All'ospedale di Molfetta i cointainer per il triage. I casi di Coronavirus curati nelle altre strutture
Emiliano vara il piano ospedaliero per l'emergenza
lunedì 16 marzo 2020
16.55
La Regione Puglia si appresta a vivere giorni di acuta emergenza per via della diffusione e del contagio del Coronavirus e si dota di un piano ospedaliero ad hoc, presentato in mattinata dal presidente Michele Emiliano.
La Regione Puglia ha dato seguito alle azioni previste dalla circolare del ministero della salute dello scorso 29 febbraio, attraverso l'identificazione di una o più strutture e stabilimenti ospedalieri da dedicare alla gestione esclusiva dei pazienti affetti da Covid-19. L'obiettivo è limitare il numero di ospedali coinvolti per contenere il numero dei lavoratori esposti, razionalizzare l'uso dei dispositivi di protezione individuale e focalizzare le competenze.
L'ospedale più vicino alla città di Molfetta e già coinvolto è il nosocomio di Bisceglie.
In particolare la distribuzione territoriale è garantita attraverso la scelta degli ospedali di secondo livello della regione, con una sola, eccezione ovvero il "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie. Acquisita la disponibilità dell'ente ecclesiastico "Miulli" di Acquaviva, è toccato anche ad alcuni privati accreditati (case di cura) dare l'ok all'utilizzo di posti letto per fronteggiare il Coronavirus, a condizione di garantire almeno il 20% degli spazi alla terapia intensiva.
Quindi quali strutture saranno centri di riferimento per il Coronavirus?
L'ospedale di Bisceglie, il Policlinico di Bari, gli Ospedali Riuniti di Foggia, l'ospedale "Perrino" di Brindisi, il complesso "Moscati"-"Santissima Annunziata" di Taranto, il "Vito Fazzi" di Lecce, il "Miulli" e le case di cura "Medical Villa Lucia" di Conversano e "Anthea Ospital" di Bari.
La misura porterebbe perciò all'istituzione di ben 32 reparti di terapia intensiva, superiori rispetto alle 27 previste dal decreto ministeriale al quale sottende il piano di riordino ospedaliero in situazioni non emergenziali. Il tutto si traduce in 306 posti letto complessivi in terapia intensiva di cui 54 già attivi.
Per quanto riguarda i reparti di pneumologia, invece, i posti letto attivi ora sono 124 per i casi di coronavirus ma cìè la possibilità di attivarne altri 403 per complessivi 527 posti. I reparti di Malattie Infettive registrano 131 posti attivi con la previsione di attivarne altri 251 arrivando così a 382 unità complessive.
A Molfetta, all'esterno del "Monsignor Bello", restano operativi i container sistemati nei giorni scorsi per triage e isolamento, come divulgato dalla stessa Asl Bari.
La Regione Puglia ha dato seguito alle azioni previste dalla circolare del ministero della salute dello scorso 29 febbraio, attraverso l'identificazione di una o più strutture e stabilimenti ospedalieri da dedicare alla gestione esclusiva dei pazienti affetti da Covid-19. L'obiettivo è limitare il numero di ospedali coinvolti per contenere il numero dei lavoratori esposti, razionalizzare l'uso dei dispositivi di protezione individuale e focalizzare le competenze.
L'ospedale più vicino alla città di Molfetta e già coinvolto è il nosocomio di Bisceglie.
In particolare la distribuzione territoriale è garantita attraverso la scelta degli ospedali di secondo livello della regione, con una sola, eccezione ovvero il "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie. Acquisita la disponibilità dell'ente ecclesiastico "Miulli" di Acquaviva, è toccato anche ad alcuni privati accreditati (case di cura) dare l'ok all'utilizzo di posti letto per fronteggiare il Coronavirus, a condizione di garantire almeno il 20% degli spazi alla terapia intensiva.
Quindi quali strutture saranno centri di riferimento per il Coronavirus?
L'ospedale di Bisceglie, il Policlinico di Bari, gli Ospedali Riuniti di Foggia, l'ospedale "Perrino" di Brindisi, il complesso "Moscati"-"Santissima Annunziata" di Taranto, il "Vito Fazzi" di Lecce, il "Miulli" e le case di cura "Medical Villa Lucia" di Conversano e "Anthea Ospital" di Bari.
La misura porterebbe perciò all'istituzione di ben 32 reparti di terapia intensiva, superiori rispetto alle 27 previste dal decreto ministeriale al quale sottende il piano di riordino ospedaliero in situazioni non emergenziali. Il tutto si traduce in 306 posti letto complessivi in terapia intensiva di cui 54 già attivi.
Per quanto riguarda i reparti di pneumologia, invece, i posti letto attivi ora sono 124 per i casi di coronavirus ma cìè la possibilità di attivarne altri 403 per complessivi 527 posti. I reparti di Malattie Infettive registrano 131 posti attivi con la previsione di attivarne altri 251 arrivando così a 382 unità complessive.
A Molfetta, all'esterno del "Monsignor Bello", restano operativi i container sistemati nei giorni scorsi per triage e isolamento, come divulgato dalla stessa Asl Bari.