Accoglienza, la Consulta femminile lancia un appello alla città di Molfetta

«Non si può rimanere inermi»

mercoledì 20 marzo 2019 9.09
A seguito dei recenti provvedimenti legislativi che minano la cultura dell'accoglienza, la Consulta femminile esprime il proprio dissenso nei confronti di scelte governative inaccettabili e
denuncia con forza:l'aggravarsi di una diffusa atmosfera di intolleranza e paura nei confronti dei migranti percepiti come minaccia e non come risorsa; l'uso continuo di un linguaggio aggressivo che "parla" non di persone, ma di numeri e costi; la messa in atto di azioni politiche che hanno come effetto la cessazione dei servizi di accoglienza; la disumanità dei respingimenti di donne, uomini, bambini già duramente provati.

Non si può rimanere inerti.
Ognuno di noi è coinvolto.
Non si può più tacere.

Prima che sia troppo tardi si deve tornare a pensare e ad agire come esseri umani a difesa dei diritti dei migranti, perché quando è violato il diritto di un altro, presto sarà violato anche il nostro.

La Consulta rivolge pertanto un pressante appello alle istituzioni politiche e religiose, a coloro che lavorano nell'associazionismo, agli operatori sanitari, alle donne, agli uomini, all'intera società civile, affinché rimanga sempre alta l'attenzione nei confronti dell'accoglienza verso i migranti e siano garantiti il diritto alla vita, all'inclusione sociale e la dignità della persona umana.

La Consulta auspica altresì che ci sia la piena condivisione degli intenti di questo appello e che esso possa tradursi in manifestazioni di volontà e atti governativi corrispondenti.