A Molfetta il convegno "Giuseppe Lazzati: Educatore e formatore delle coscienze giovanili"
Incontro che si terrà domani presso l'Aula Magna del Seminario Vescovile
domenica 15 giugno 2025
Dopo l'inaugurazione nella zona di espansione del territorio parrocchiale di Madonna della Rosa della nuova via intitolata a Giuseppe Lazzati, era doveroso da parte del Coordinamento Cittadino di Azione Cattolica di Molfetta, dell'Associazione Citta dell'Uomo APS, della Parrocchia Sacro Cuore di Gesù e della Parrocchia Cattedrale di Molfetta, dedicare un incontro per ricordare la figura poliedrica di Giuseppe Lazzati .
Se c'è un profilo che va ricordato dell'esemplarità di Giuseppe Lazzati, certamente è quello della sua opera di educatore, per la quale mostrò un "carisma straordinario" e una dedizione ininterrotta.
Conoscere e approfondire la figura e la spiritualità di Giuseppe Lazzati, del quale è in corso il processo di beatificazione, è l'obiettivo dell'incontro del prossimo 16 giugno che si terrà presso l'Aula Magna del Seminario Vescovile di Molfetta alle ore 19.30 nel quale Luciano Caimi, già professore ordinario di Storia dell'educazione presso l'Università Cattolica di Brescia, e presidente dell'associazione Citta dell'uomo fondata dallo stesso Lazzati, ricostruirà brevemente le diverse stagioni dell'impegno educativo del "professore": dagli anni della presidenza dell'Azione Cattolica milanese, passando per l'impegno politico, la docenza e fino al rettorato dell'Università Cattolica nel periodo del postconcilio.
Lo stile educativo di Lazzati brillò sempre per l'ascolto rispettoso dell'interlocutore, l'accoglienza sollecita dell'umanità di chi gli stava di fronte, il genuino spirito dialogico, l'intento di liberare nel giovane i dinamismi interiori di bene e di progresso personale. L'invito rivolto al giovane era esplicito: doveva premurarsi di "scoprire" la propria vocazione e disporsi ad attuarla con generosità.
In Lazzati "fu costante la tensione, unita al fattivo impegno, per una crescita dei laici cristiani in "maturità", cioè in consapevolezza della propria vocazione, da interpretare innanzitutto come dedizione responsabile e competente alle "realtà temporali" (famiglia, lavoro, cultura, politica ecc.), per "ordinarle secondo Dio" (Lumen Gentium, 31)".
Se c'è un profilo che va ricordato dell'esemplarità di Giuseppe Lazzati, certamente è quello della sua opera di educatore, per la quale mostrò un "carisma straordinario" e una dedizione ininterrotta.
Conoscere e approfondire la figura e la spiritualità di Giuseppe Lazzati, del quale è in corso il processo di beatificazione, è l'obiettivo dell'incontro del prossimo 16 giugno che si terrà presso l'Aula Magna del Seminario Vescovile di Molfetta alle ore 19.30 nel quale Luciano Caimi, già professore ordinario di Storia dell'educazione presso l'Università Cattolica di Brescia, e presidente dell'associazione Citta dell'uomo fondata dallo stesso Lazzati, ricostruirà brevemente le diverse stagioni dell'impegno educativo del "professore": dagli anni della presidenza dell'Azione Cattolica milanese, passando per l'impegno politico, la docenza e fino al rettorato dell'Università Cattolica nel periodo del postconcilio.
Lo stile educativo di Lazzati brillò sempre per l'ascolto rispettoso dell'interlocutore, l'accoglienza sollecita dell'umanità di chi gli stava di fronte, il genuino spirito dialogico, l'intento di liberare nel giovane i dinamismi interiori di bene e di progresso personale. L'invito rivolto al giovane era esplicito: doveva premurarsi di "scoprire" la propria vocazione e disporsi ad attuarla con generosità.
In Lazzati "fu costante la tensione, unita al fattivo impegno, per una crescita dei laici cristiani in "maturità", cioè in consapevolezza della propria vocazione, da interpretare innanzitutto come dedizione responsabile e competente alle "realtà temporali" (famiglia, lavoro, cultura, politica ecc.), per "ordinarle secondo Dio" (Lumen Gentium, 31)".