8 settembre a Molfetta: le parole del Vescovo Monsignor Domenico Cornacchia
Alle ore 8 la Messa presieduta dal Pastore in Basilica
sabato 8 settembre 2018
8.58
Il giorno tanto atteso da ogni molfettese è finalmente arrivato: l'8 settembre, puntuale come ogni anno.
Tanti sono stati i momenti che hanno colmato questa attesa, a partire dallo sbarco dell'icona sacra, per finire, poi, alla novena e alla fiaccolata presso il viale dei crociati.
Ma come ha ricordato Padre Paolo Maiello, che ha presieduto la celebrazione eucaristica per i nove giorni di novena: «L'attesa non è mai un tempo vuoto.».
«Carissimi fratelli e sorelle a voi gli auguri più belli per questa santa festa. Ma soprattutto auguri a tutti quelli che ci stanno permettendo, attraverso il loro lavoro, di vivere al meglio la festa.
Abbiamo lasciato il buio della notte da poche ore e non è scontato ogni sera che dopo il sonno ci lasciamo svegliare dalla luce del giorno. Immaginiamo chi, invece, ha sempre negli occhi le tenebre della notte, a causa della cecità.
Gesù invece è Luce Vera.
Spesso diciamo "non ci vedo" per la rabbia, per l'ira. Alla luce materiale non sempre corrisponde la luce del cuore. E senza fede, luce del cuore, appunto, viviamo nelle tenebre e nella cecità. Sbagliare strada è perdere la luce della meta, come se i nostri passi fossero incerti.
Molte volte nelle strade della nostra città pecchiamo di superbia pensando di andare più veloci, sorpassano il prossimo più debole.
Vediamo ma è come se non vedessimo, vediamo ma non per comunicare, per vederci, ma vediamo per superare l'altro, il fratello osservato come qualcuno da mettere ai margini.
Quante volte facciamo finta di non aver visto, non aver capito. E acceleriamo solo per far perdere le nostre tracce.
Questa festa segna per noi un ritorno alla vita quotidiana, un nuovo anno scolastico un nuovo anno di lavoro.
A Maria oggi chiediamo il dono di una luce nuova dei nostri occhi. Chiediamo di insegnarci a vedere più con il cuore che con gli occhi del volto.».
Il Vescovo dopo aver ricordato il momento in cui Papa Francesco ha posto la rosa, frutto di molti ex voto, nelle mani della Vergine dei Martiri, continua:
«A Maria vogliamo esprimere il profumo di quelle opere buone che abbiamo visto fare in lei e in tante persone sante, uomini e donne autentiche.
Chiediamo a Maria quel supplemento di olio per quelle lampade che minacciano di spegnersi, le lampade del cuore.
È bellissimo pensare che nelle nostre case di Molfetta e di molfettesi nel mondo, possano mancare tanti suppellettili, ma mai manca l'immagine di Maria, dal suo sguardo tenero.
Buona festa a tutti!».
La festa ormai è qui. Ci resta aspettare l'uscita della Beata Vergine dalla Basilica e la tradizionale sagra a mare.
Tanti sono stati i momenti che hanno colmato questa attesa, a partire dallo sbarco dell'icona sacra, per finire, poi, alla novena e alla fiaccolata presso il viale dei crociati.
Ma come ha ricordato Padre Paolo Maiello, che ha presieduto la celebrazione eucaristica per i nove giorni di novena: «L'attesa non è mai un tempo vuoto.».
«Carissimi fratelli e sorelle a voi gli auguri più belli per questa santa festa. Ma soprattutto auguri a tutti quelli che ci stanno permettendo, attraverso il loro lavoro, di vivere al meglio la festa.
Abbiamo lasciato il buio della notte da poche ore e non è scontato ogni sera che dopo il sonno ci lasciamo svegliare dalla luce del giorno. Immaginiamo chi, invece, ha sempre negli occhi le tenebre della notte, a causa della cecità.
Gesù invece è Luce Vera.
Spesso diciamo "non ci vedo" per la rabbia, per l'ira. Alla luce materiale non sempre corrisponde la luce del cuore. E senza fede, luce del cuore, appunto, viviamo nelle tenebre e nella cecità. Sbagliare strada è perdere la luce della meta, come se i nostri passi fossero incerti.
Molte volte nelle strade della nostra città pecchiamo di superbia pensando di andare più veloci, sorpassano il prossimo più debole.
Vediamo ma è come se non vedessimo, vediamo ma non per comunicare, per vederci, ma vediamo per superare l'altro, il fratello osservato come qualcuno da mettere ai margini.
Quante volte facciamo finta di non aver visto, non aver capito. E acceleriamo solo per far perdere le nostre tracce.
Questa festa segna per noi un ritorno alla vita quotidiana, un nuovo anno scolastico un nuovo anno di lavoro.
A Maria oggi chiediamo il dono di una luce nuova dei nostri occhi. Chiediamo di insegnarci a vedere più con il cuore che con gli occhi del volto.».
Il Vescovo dopo aver ricordato il momento in cui Papa Francesco ha posto la rosa, frutto di molti ex voto, nelle mani della Vergine dei Martiri, continua:
«A Maria vogliamo esprimere il profumo di quelle opere buone che abbiamo visto fare in lei e in tante persone sante, uomini e donne autentiche.
Chiediamo a Maria quel supplemento di olio per quelle lampade che minacciano di spegnersi, le lampade del cuore.
È bellissimo pensare che nelle nostre case di Molfetta e di molfettesi nel mondo, possano mancare tanti suppellettili, ma mai manca l'immagine di Maria, dal suo sguardo tenero.
Buona festa a tutti!».
La festa ormai è qui. Ci resta aspettare l'uscita della Beata Vergine dalla Basilica e la tradizionale sagra a mare.