30 anni fa la messa a dimora dei primi esemplari di tamerici in località Prima Cala a Molfetta
Iniziativa che ha posto un importante tassello nella riqualificazione del territorio costiero
martedì 16 settembre 2025
8.12
Tra i luoghi più amati nella nostra città c'è la spiaggia della Prima Cala, con il suo boschetto di Tamerici (Tamariz Gallica) e, per anni, scenario di liberazioni di tartarughe marine, curate nel Centro di Recupero Tartarughe Marine del Wwf Molfetta. Non a caso ospiterà il prossimo 26 ottobre ospiterà un importante evento del Wwf Italia.
Ma il sito non è sempre stato come appare oggi. L'attuale paesaggio è frutto di un recupero ambientale della cala reso possibile, tra l'altro, da un progetto realizzato dalla sezione WWF Molfetta. Non tutti sanno che la "Prima Cala", sbocco a mare di Lama Cupa, agli inizi del Novecento è stata sbancata per ricavare blocchi di pietra per la diga foranea e, successivamente, è stata utilizzata come discarica di materiale inerte edile.
Circa trent'anni fa, però, i volontari della sezione molfettese del WWF avviarono una operazione di raccolta fondi, alla quale presero imprese locali e singoli cittadini.
Con la collaborazione di alcuni imprenditori locali, tra i quali i "Vivai Michele Cantatore", e della Molfetta Multiservizi, nel novembre 1996, fu piantumato un primo filare di tamerici, specie scelta perché è particolarmente adatta all'ambiente costiero e richiede pochissima manutenzione. La presenza di questa specie ha creato un sistema che sì è rivelato utile anche per la fauna: ha favorito, oltre alla presenza di microfauna, anche la nidificazione di numerose specie di passeriformi, come i cardellini (Carduelis carduelis), i verdoni (Chloris chloris), i verzellini (Serinus serinus) o gli occhiocotti (Curruca melanocephala).
Una piccola, grande iniziativa che, coinvolgendo la comunità cittadina (e non solo), ha posto un importante tassello nella riqualificazione del territorio.
Ma il sito non è sempre stato come appare oggi. L'attuale paesaggio è frutto di un recupero ambientale della cala reso possibile, tra l'altro, da un progetto realizzato dalla sezione WWF Molfetta. Non tutti sanno che la "Prima Cala", sbocco a mare di Lama Cupa, agli inizi del Novecento è stata sbancata per ricavare blocchi di pietra per la diga foranea e, successivamente, è stata utilizzata come discarica di materiale inerte edile.
Circa trent'anni fa, però, i volontari della sezione molfettese del WWF avviarono una operazione di raccolta fondi, alla quale presero imprese locali e singoli cittadini.
Con la collaborazione di alcuni imprenditori locali, tra i quali i "Vivai Michele Cantatore", e della Molfetta Multiservizi, nel novembre 1996, fu piantumato un primo filare di tamerici, specie scelta perché è particolarmente adatta all'ambiente costiero e richiede pochissima manutenzione. La presenza di questa specie ha creato un sistema che sì è rivelato utile anche per la fauna: ha favorito, oltre alla presenza di microfauna, anche la nidificazione di numerose specie di passeriformi, come i cardellini (Carduelis carduelis), i verdoni (Chloris chloris), i verzellini (Serinus serinus) o gli occhiocotti (Curruca melanocephala).
Una piccola, grande iniziativa che, coinvolgendo la comunità cittadina (e non solo), ha posto un importante tassello nella riqualificazione del territorio.