22 maggio 2016 - 2025: nove anni dal grande pellegrinaggio della Pietà a Roma
Il corteo sacro si snodò per le strade della capitale in una solenne processione
giovedì 22 maggio 2025
Nove anni fa, il 22 maggio 2016, l'Arciconfraternita della Morte dal Sacco Nero scriveva una delle pagine più significative della sua storia recente. In occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia, fu organizzato quello che ancora oggi viene ricordato come il più grande pellegrinaggio partito da Molfetta in epoca moderna: tra i 1100 e i 1300 confratelli e devoti si misero in cammino verso Roma, con ogni mezzo di trasporto, per accompagnare la Pietà di Giulio Cozzoli in un evento di fede e devozione senza precedenti.
Il corteo sacro si snodò per le strade della capitale in una solenne processione, impreziosita dai suoni di una banda composta da 50 musicisti. Il momento culminante fu l'ingresso della statua della Madonna con Cristo in grembo nella Basilica di San Pietro, accolta da due ali di fedeli e confratelli. La Pietà avanzò lentamente fino all'altare del Bernini, per poi fare ritorno alla Basilica di San Giovanni dei Fiorentini, punto di partenza del pellegrinaggio. Una giornata densa di significato, che ancora oggi vive nella memoria dei tanti partecipanti e dei cittadini che seguirono con emozione l'evento. Un ricordo indelebile anche per i due inviati di Molfetta Viva, testimoni diretti di quell'indimenticabile giornata.
A distanza di nove anni, abbiamo raggiunto telefonicamente l'allora priore dell'Arciconfraternita, Pino De Candia, tra i principali promotori dell'iniziativa insieme a Giulio Pisani e Pasquale Mancini. Ecco le sue parole:
Cosa ricorda di quel giorno?
"L'emozione di un evento che resterà negli annali per la sua grandezza straordinaria e per la sua originalità. Sono trascorsi nove anni da quel giorno fortemente desiderato, organizzato e voluto coraggiosamente da me, da Giulio Pisani e da Pasquale Mancini. Portare la nostra 'grande bellezza' a Roma fu un atto di fede e amore per la nostra tradizione. Uno dei momenti più commoventi fu l'incontro tra le due Pietà – quella di Michelangelo e quella di Giulio Cozzoli – all'interno della Basilica di San Pietro. Un'emozione irripetibile per tutti i confratelli e cittadini del mondo presenti. La giornata del 22 maggio 2016 resterà unica nella storia della nostra città."
Il prossimo anno ricorre il decennale del pellegrinaggio a Roma. Ci sono iniziative in programma?
"Abbiamo il dovere e la responsabilità di ricordare, insieme all'attuale amministrazione dell'Arciconfraternita della Morte, il decennale della Pietà a Roma. Confermo che ci sono belle idee per onorare al meglio questa data storica. È nostro desiderio presentare prossimamente agli attuali amministratori alcuni aspetti organizzativi per pianificare in tempo utile il 22 maggio 2026. Con umiltà, chiederemo la collaborazione di tutti i confratelli e di quanti vorranno sostenere questo momento irripetibile."
Un anniversario che si preannuncia carico di significati, nel solco della devozione popolare che da secoli lega Molfetta alla sua tradizione confraternale. L'appuntamento è per il 2026, quando la città si stringerà ancora una volta attorno alla sua Pietà per ricordare un evento che ha saputo unire fede, arte e comunità.
Il corteo sacro si snodò per le strade della capitale in una solenne processione, impreziosita dai suoni di una banda composta da 50 musicisti. Il momento culminante fu l'ingresso della statua della Madonna con Cristo in grembo nella Basilica di San Pietro, accolta da due ali di fedeli e confratelli. La Pietà avanzò lentamente fino all'altare del Bernini, per poi fare ritorno alla Basilica di San Giovanni dei Fiorentini, punto di partenza del pellegrinaggio. Una giornata densa di significato, che ancora oggi vive nella memoria dei tanti partecipanti e dei cittadini che seguirono con emozione l'evento. Un ricordo indelebile anche per i due inviati di Molfetta Viva, testimoni diretti di quell'indimenticabile giornata.
A distanza di nove anni, abbiamo raggiunto telefonicamente l'allora priore dell'Arciconfraternita, Pino De Candia, tra i principali promotori dell'iniziativa insieme a Giulio Pisani e Pasquale Mancini. Ecco le sue parole:
Cosa ricorda di quel giorno?
"L'emozione di un evento che resterà negli annali per la sua grandezza straordinaria e per la sua originalità. Sono trascorsi nove anni da quel giorno fortemente desiderato, organizzato e voluto coraggiosamente da me, da Giulio Pisani e da Pasquale Mancini. Portare la nostra 'grande bellezza' a Roma fu un atto di fede e amore per la nostra tradizione. Uno dei momenti più commoventi fu l'incontro tra le due Pietà – quella di Michelangelo e quella di Giulio Cozzoli – all'interno della Basilica di San Pietro. Un'emozione irripetibile per tutti i confratelli e cittadini del mondo presenti. La giornata del 22 maggio 2016 resterà unica nella storia della nostra città."
Il prossimo anno ricorre il decennale del pellegrinaggio a Roma. Ci sono iniziative in programma?
"Abbiamo il dovere e la responsabilità di ricordare, insieme all'attuale amministrazione dell'Arciconfraternita della Morte, il decennale della Pietà a Roma. Confermo che ci sono belle idee per onorare al meglio questa data storica. È nostro desiderio presentare prossimamente agli attuali amministratori alcuni aspetti organizzativi per pianificare in tempo utile il 22 maggio 2026. Con umiltà, chiederemo la collaborazione di tutti i confratelli e di quanti vorranno sostenere questo momento irripetibile."
Un anniversario che si preannuncia carico di significati, nel solco della devozione popolare che da secoli lega Molfetta alla sua tradizione confraternale. L'appuntamento è per il 2026, quando la città si stringerà ancora una volta attorno alla sua Pietà per ricordare un evento che ha saputo unire fede, arte e comunità.